Il 15-16 luglio a Milano si sono incontrati 24 organizzazioni e gruppi appartenenti all’area internazionalista, ordine del giorno: la crisi dell’ordine imperialistico mondiale e la risposta del proletariato. Si è discusso anche, con posizioni diverse, della guerra in Ucraina. Un primo bilancio di ControCorrente, tra i promotori dell’iniziativa.
Alla fine del 2019, di fronte all’evidente crisi del movimento trotskista, diffondemmo un testo, Crisi del trotskismo: cosa ci aspetta e cosa vogliamo fare, per tentare, di fronte al rapido mutare della situazione internazionale, di aprire una discussione sulle prospettive future, ma fu un insuccesso: al di là dei commenti positivi di singoli compagni non ottenemmo alcuna risposta.
Ma la storia è corsa ancora più in fretta di quanto potevamo immaginare: lo scoppio della guerra russo-ucraina nel febbraio dell’anno scorso ha diffuso maggiormente la percezione del mutamento in corso e un secondo nostro documento, Guerra in Ucraina e internazionalismo proletario ha suscitato più interesse, anche in settori internazionalisti esterni al movimento trotskista. Il testo si concludeva: “Qualcuno ha evocato la necessità di una ‘nuova Zimmerwald’ per chiamare a discutere sulla guerra e sulle prospettive dell’internazionalismo. La formula può sembrare pretenziosa, viste le enormi differenze che ci separano da quell’epoca e soprattutto l’enorme divario in termini di elaborazione politica e insediamento sociale tra le organizzazioni marxiste rivoluzionarie e le attuali. Tuttavia pensiamo che oggi questa discussione vada affrontata e questo nostro contributo è un tentativo di rispondere a ciò che realisticamente ci pare possibile fare nel contesto concreto: delimitare un campo di forze con cui si condivida un approccio internazionalista fondato sull’indipendenza politica dei lavoratori.”
Su questa base abbiamo proposto ai compagni di Lotta comunista e poi, con loro, ad altre organizzazioni appartenenti all’area internazionalista (trotskiste, bordighiste e anarchiche) la convocazione di una Conferenza internazionale, attraverso un Appello per un incontro delle forze internazionaliste che chiamava “a raccolta tutte le organizzazioni che abbiano al cuore della loro azione politica l’opposizione allo Stato, al dominio borghese e l’unificazione dei lavoratori di tutti i paesi” e la costituzione di un comitato promotore al quale hanno aderito: Associazione Marxista Rivoluzionaria Controvento, ControCorrente, Lotta Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, Rivoluzione Comunista e Sinistra Anticapitalista.
L’impianto della riunione, che si è svolta a Milano il 15 e 16 luglio nei locali del Circolo operaio di Niguarda, è stato assolutamente aperto, perché l’obiettivo era quello di confrontare le analisi e le posizioni politiche senza la pretesa irrealistica di arrivare a una sintesi comune. Per questo ogni organizzazione aderente è stata invitata a produrre preventivamente un breve testo di presentazione politica per facilitare il confronto.
La discussione, che ha coinvolto 24 organizzazioni di tutto il mondo, è stata franca ma corretta e ha evidenziato – com’era prevedibile – profonde divergenze di metodo, analisi e proposte, sia sulla situazione generale, sia sulla caratterizzazione della guerra in corso. Su questo secondo punto in particolare si sono confrontate, con sfumature tra di loro differenti, sostanzialmente due posizioni: quella che vede la guerra come uno scontro interimperialista tra NATO e Russia e quindi sostiene la necessità del disfattismo rivoluzionario bilaterale; e quella che concepisce questa guerra come l’invasione dell’Ucraina (non imperialista) da parte dell’imperialismo russo per negare il suo diritto all’autodeterminazione e quindi sostiene, sia pure criticamente, il diritto all’autodifesa di Kiev.
Com’era previsto l’incontro si è concluso: riproponendo come documento finale il manifesto di convocazione, aperto all’adesione di nuovi soggetti; con l’impegno della pubblicazione dei documenti e con una nuova convocazione per l’inizio del 2024 per approfondire la discussione su alcuni temi emersi. Un risultato certamente limitato ma complessivamente positivo, soprattutto se si tiene conto che si tratta del primo confronto a livello internazionale tra aree politiche e organizzazioni che non comunicavano tra loro da decenni. La strada è ancora molto lunga, ma almeno un primo passo è stato fatto.
Rassegna stampa
Prensa Obrera: https://prensaobrera.com/internacionales/el-partido-obrero-participo-de-la-conferencia-internacional-de-milan
Nouveau Partie Anticapitaliste: https://nouveaupartianticapitaliste.fr/la-conference-de-milan-une-premiere-avancee-qui-necessite-detre-consolidee/?fbclid=IwAR3SDd83JtNtnr0nwRoTj7nQHOW4ATcMP6EX5gJorVNGEp-V129CoS6sHXg
IzquierdaWeb: https://izquierdaweb.com/socialismo-o-barbarie-participo-del-encuentro-internacionalista-de-milan/
Socialisme ou Barbarie: http://socialismeoubarbarie.com/2023/08/08/socialisme-ou-barbarie-a-participe-a-la-rencontre-internationaliste-de-milan/